Il percorso all’ ammodernamento è ancora lungo e ricco di ostacoli, ma ci sono realtà che provano a spianare la strada in barba agli interessi di categoria.
Si apre, infatti, con queste parole il documento programmatico “Patto per la Sanità Digitale”:
” La riorganizzazione della rete assistenziale del Servizio Sanitario Pubblico è oggi una priorità non soltanto per le Regioni che sono coinvolte in un piano di rientro finanziario, ma più in generale per tutte le amministrazioni che devono conciliare la crescente domanda di salute con i vincoli di bilancio esistenti. […] Per promuovere in modo sistematico l’innovazione digitale e non lasciare che questa sia realizzata in modo sporadico, parziale, non conforme alle esigenze della sanità pubblica, è necessario predisporre un piano strategico che contenga alcuni interventi normativi per rimuovere alcuni ostacoli che rallentano o, in alcuni casi, ne impediscono la diffusione”
Considerato che nell’elenco delle priorità vi è un capitolo dedicato a “Teleconsulto, telerefertazione, telediagnosi, …. telemedicina e integrazione col Fascicolo Sanitario Elettronico“, non vi sono dubbi: si lavora per spianare la strada !
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